R.A.I.N. The Return
Con piacere, confermo l’invito a rimettere in piedi la band R.A.I.N. (Deep Purple Tribute).
Per chi non conosce le vicissitudini della band, si tratta, probabilmente, di una delle prime e più longeve tribute band del Friuli Venezia Giulia.
Nata nel 1986, la band ha avuto diverse formazioni. Io, in particolare, ho iniziato con loro facendo il mio primo concerto nel 1996, non ricordo esattamente quanto prima avevamo iniziato a fare prove.
In quegli anni, abbiamo suonato veramente in ogni angolo del Triveneto e, tra gli eventi più significativi ed entusiasmanti, spiccano i tre concerti con il batterista dei Deep Purple Ian Paice: due in teatro a Cormons (GO) e uno in piazza Unità a Trieste.
Per diverse ragioni, tra cui il mio ingresso negli Elvenking, ho interrotto l’attività con loro nel 2007.
Ora, a distanza di diversi anni e con una formazione ancora rinnovata ho deciso di accettare l’invito a rimettere in piedi la band per eventi di beneficienza e importanti collaborazioni con gli stessi membri dei Deep Purple.
C’è da dire che per me suonare i brani dei Deep è sempre stato fonte di entusiasmo,
Le loro improvvisazioni caratterizzate da un alto livello di imprevedibilità, con esecuzioni memorabili o con a volte errori, hanno reso ogni loro performance unica ed è questo lo spirito che mi piace e che lascia libertà esecutiva ed espressiva anche a chi interpreta i loro brani.
Mi piace la fusione tra il rock, il blues, il mondo neoclassico e anche gli elementi jazz e funk.
Mi piace l’organo Hammond e il suo sodalizio con la chitarra.
Mi piace Ritchie Blackmore e ancor di più Steve Morse che è stato grande fonte d’ispirazione e di studio per quello che riguarda sia il repertorio dei Deep ma anche per tutta la sua carriera solista e con i Dixie Dregs.
Insomma lunga vita ai Deep Purple che tra l’altro hanno pubblicato lo scorso 19 luglio il loro 21° album da studio “=1” (NB ne hanno fatti anche 55 dal vivo).
L’album è bellissimo probabilmente grazie anche al contributo del nuovo bravissimo chitarrista Simon Mcbride, che raccoglie degnamente l’eredità sia di Ritchie che di Steve.
Per chi fosse interessato all’ascolto metto di seguito il link del disco a Spotify:
Tornando ai R.A.I.N., il primo appuntamento previsto sarà a Jalmicco (UD), spero di vedervi numerosi.
Tutti i dettagli al seguente link:
DOJO INDRI – Lezioni di chitarra in Friuli Venezia Giulia
Per l’anno scolastico 2024/25 sarò presente nelle seguenti strutture:
Laboratorio Lizard di Palmanova (UD)
Scuola di Musica Comunale “G. Tonelli” di Bagnaria Arsa (UD) – Distaccamento Lizard
Saint Rooster Studio, Cerclaria (UD) – Distaccamento Lizard
Sarò sempre disponibile anche con eventuali lezioni online sulle varie piattaforme presenti in rete (SKYPE, MEET, ZOOM…)
Il percorso di studio è ottimizzato e prevede l’uso di materiale didattico personalizzato.
Per chi volessi dargli un’occhiata è presente on line un mio video corso per la Evil Mozart:
“VISUALIZZAZIONE E TECNICA BASE DEL FRASEGGIO HARD ROCK- HEAVY METAL”
Le mie lezioni possono essere seguite nella classica forma di lezione individuale oppure in forma collettiva, entrambi gli approcci sono supportati da alcuni testi che ho realizzato in questi anni:
“24 Studi per chitarra elettrica Metal/Shred” (Si tratta di 24 brani di genere neo-classico basati sullo sviluppo delle tecniche moderne)
“Scale” Visualizzazione consapevole volume 1 e volume 2 (raccolta di tutti i metodi di visualizzazione funzionale delle scale con un personale approccio visivo melodico-geometrico, nei due testi in questione sono codificate oltre 200 scale)
“Tecnica” Volume 1 (raccolta di esercizi personali per lo sviluppo della tecnica sulla chitarra)
“Tecnica” Volume 2 (raccolta di esercizi avanzati per lo sviluppo della tecnica sulla chitarra)
“Personal Licks” (raccolta di licks personali)
“Personal Riffs (raccolta di Riffs personali di ambito Rock-Metal)
“Guitar Armony” (personale approccio allo studio dell’armonia classica usando la chitarra come un pianoforte)
“Plettro” (raccolta dei migliori esercizi per lo sviluppo della plettrata alternata)
“La chitarra Poliritmica” (analisi e approfondimento degli aspetti creativi della poliritmia)
“Guitar Tricks From The Crypt” Chapter one (sarà presto disponibile nel shop online del sito)
Per ulteriori informazioni su corsi, orari e costi inviate una e-mail al seguente indirizzo: info@raffaelloindri.com scrivendo come oggetto “LEZIONI”.
E chi non studia…
via le dita
CAMPUS ESTIVO MUSICALE
Con piacere segnalo la mia partecipazione al “Campus Estivo Musicale” organizzato da Polinote in collaborazione con Accademia Lizard di Palmanova.
A CHI È RIVOLTO
Il Campus Estivo Musicale dedicato alla SEZIONE MODERNA, giunto alla 3a edizione, è dedicato a tutti i giovani musicisti, di ogni livello di preparazione, che abbiano compiuto almeno gli 11 anni di età.
UNA SETTIMANA RICCA DI MUSICA E DIVERTIMENTO
Il campus avrà luogo dal 7 al 14 luglio 2024nella splendida cornice naturalistica della Val Tramontina, per una settimana totalmente dedicata alla musica. In programma lezioni di musica d’insieme tenute da docenti qualificati con grande esperienza, e prove di live performance in preparazione del concerto finale che si svolgerà domenica 14 luglio. Inoltre grazie alla stretta collaborazione tra Polinote, le Proloco della Valle ed il progetto Ri.natura, verranno proposte attività di svago, laboratori ed esperienze che vi fanno riscoprire luoghi, attrattive naturali, persone e tradizioni locali di una comunità molto attiva e partecipe sul territorio.
ISCRIZIONI E ULTERIORI INFORMAZIONI SONO DISPONIBILI AL SEGUENTE SITO:
MASTER CLASS – Ethnic Scales
Con piacere segnalo il mio prossimo appuntamento didattico:
ROCK A TEATRO 2024 – We’re Not Gonna Take It – Twisted Sister
WARM UP FROM THE CRYPT #12 – Slide legato
WARM UP FROM THE CRYPT #12 – Slide legato
Con questo dodicesimo warm up, si conclude la prima parte video dei 24 esercizi per il riscaldamento presenti nel libro “Guitar tricks from the crypt”.
Ricordo che questi studi hanno l’obiettivo di stimolare la prontezza sullo strumento attraverso un atteggiamento attento e mirato alla pratica di una tecnica alla volta. Il consiglio, una volta memorizzati i warm up, è di eseguirli quotidianamente per 20 minuti, senza prevedere più di 4 ripetizioni per ognuno, a velocità progressiva, fino a quella limite in cui la performance risulta pulita e a tempo.
Nel warm up di oggi, ho preso in esame l’atteggiamento dello “slide”, ovvero quella particolare situazione di legatura di portamento in cui eseguiamo le note utilizzando uno stesso dito che rimane ancorato alla tastiera e che si muove in senso orizzontale, scivolando tra i tasti senza interrompere la vibrazione della corda.
Il mondo dello slide-legato offre infinite possibilità creative ed espressive per i chitarristi di tutti i livelli.
Tra i grandi utilizzatori di questa tecnica, troviamo senz’altro Steve Vai, il quale ha arricchito il suo vocabolario con tantissimi esempi di utilizzo.
Ma il brano che mi ha ispirato per comporre questo studio è senz’altro “Waves” del funambolico Guthrie Govan.
L’ascolto suggerito per questo dodicesimo incontro, quindi, è proprio il disco solista “Erotic Cakes” di Guthrie Govan del 2006, da cui è tratto il brano “Waves”.Spero che questa serie di warm up sia stata utile per la vostra crescita personale, altri studi, come già accennato, sono disponibili nel libro “Guitar Tricks From the Crypt”, che presto sarà ristampato e reso disponibile nello store del sito.
Se avete piacere, mandatemi un feedback riguardo ai risultati raggiunti; vi auguro buono studio e vi mando un saluto dalla cripta… a presto per nuove scorribande chitarristiche.
ENG
With this twelfth warm-up, the first video part of the 24 warm-up exercises from the book “Guitar Tricks from the Crypt” comes to a close.
I would like to remind you that the purpose of these studies is to enhance readiness on the instrument through a focused and attentive approach to practicing one technique at a time.
Once the warm-ups are memorized, it is advisable to perform them daily for 20 minutes, not exceeding 4 repetitions each, gradually increasing speed until reaching the limit where the performance is clean and in time.
In today’s warm-up, I focused on the technique of “slide,” which is the particular situation of legato articulation where we execute notes using the same finger anchored to the fretboard, moving horizontally, sliding between frets without interrupting the string’s vibration.
The world of slide legato offers endless creative and expressive possibilities for guitarists of all levels.
Among the great users of this technique is certainly Steve Vai, who has enriched his vocabulary with many examples of its use. However, the piece that inspired me to compose this study is undoubtedly “Waves” by the virtuosic Guthrie Govan.
Therefore, the suggested listening for this twelfth session is Guthrie Govan’s solo album “Erotic Cakes” from 2006, from which the track “Waves” is taken.
I hope this series of warm-ups has been helpful for your personal growth.
Additional studies, as mentioned earlier, are available in the book “Guitar Tricks From the Crypt,” which will soon be reprinted and made available in the website’s store.
If you’d like, please send me feedback regarding the results you’ve achieved.
I wish you happy practicing and send you greetings from the crypt… See you soon for new guitar adventures.
WARM UP FROM THE CRYPT #11 – Pivoting
WARM UP FROM THE CRYPT #11 – Pivoting
In questo undicesimo warm up, ho voluto concentrare l’attenzione sulla tecnica del “pivoting”.
Si tratta di un approccio musicale in cui una nota pedale viene utilizzata come punto di riferimento fisso, mentre altre note vengono suonate intorno ad essa, creando un effetto armonico interessante.
Spesso questo sviluppo viene utilizzato su corda singola e tenendo come nota pedale una corda a vuoto.
L’idea può però essere estesa allo studio di tutto il materiale melodico, arpeggi e scale, mettendo fissa una qualsiasi nota da cui sono costituiti e gestendo le altre in appoggio, a creare linee melodiche che possono richiamare soluzioni barocche.
Nel warm up in gioco, sono rimasto su un approccio scalare, coinvolgendo più corde e cercando di rendere lo sviluppo melodico funzionale all’ottimizzazione della coordinazione e dell’impostazione delle dita della mano sinistra.
Oltre a dare importanti spunti per il fraseggio, ritengo questo esercizio un ottimo modo per allenare l’indipendenza delle dita e, parallelamente, una buona plettrata alternata.
Anche in questa occasione, si sconfina nelle sonorità neoclassiche, ma gli effettivi benefici si possono raccogliere per qualsiasi contesto musicale.
Tra i chitarristi che nel loro stile spesso utilizzano il “pivoting”, sicuramente c’è da menzionare il re indiscusso della chitarra neoclassica ovvero sua maestà Yngwie Malmsteen.
Un disco che consiglio e a cui sono particolarmente legato è senz’altro “Trilogy” del 1986.
Qui si trova la traccia strumentale “Trilogy Suite Op.5” che senza dubbio ha gettato le basi per la mia passione per la chitarra elettrica, intuendone il suo grande potenziale emotivo-espressivo.
ENG
In this eleventh warm-up, I wanted to focus attention on the technique of “pivoting”.
This is a musical approach where a pedal note is used as a fixed reference point, while other notes are played around it, creating an interesting harmonic effect.
Often, this technique is used on a single string, with an open string serving as the pedal note.
However, the idea can be extended to the study of all melodic material, arpeggios, and scales, by fixing any note they consist of and managing the others in support, creating melodic lines that can evoke Baroque solutions.
In the warm-up at hand, I remained on a scalar approach, involving multiple strings and trying to make the melodic development functional to optimize coordination and finger positioning of the left hand.
In addition to providing important insights for phrasing, I consider this exercise an excellent way to train finger independence and, simultaneously, good alternate picking.
Also on this occasion, we delve into neoclassical sounds, but the actual benefits can be reaped for any musical context.
Among the guitarists who often use “pivoting” in their style, there is certainly the undisputed king of neoclassical guitar, His Majesty Yngwie Malmsteen.
An album that I recommend and to which I am particularly attached is undoubtedly “Trilogy” from 1986. Here you can find the instrumental track “Trilogy Suite Op.5” which undoubtedly laid the foundations for my passion for the electric guitar, sensing its great emotional-expressive potential.
WARM UP FROM THE CRYPT #10 – Tapping
WARM UP FROM THE CRYPT #10 – Tapping
Esercizi di tecnica in loop a velocità progressiva tratti dal libro “Guitar Tricks from the Crypt” Cap. 1
Tra le mie tecniche preferite su cui ho investito molte delle mie ore sulla chitarra, senz’altro c’è il Tapping. Idolo indiscusso e precursore di questo modo di suonare è, senza dubbio, il grandissimo e (purtroppo) compianto Eddie Van Halen. Nel warm up in gioco, ho voluto sintetizzare diversi approcci che prevedono il Tapping nella veste 4 + 1, ovvero considero operative sulla tastiera 4 dita della mano sinistra e un dito della mano destra. Per quello che riguarda il dito della mano destra, io uso il medio, perché ciò mi permette di continuare a tenere tra pollice e indice il plettro. Su quest’ultimo punto, si rimane in un campo di soggettività, dove alcuni chitarristi (tra cui lo stesso Eddie Van Halen) usano invece principalmente l’indice. Più che con altri warm up, questo che vi propongo oggi può risultare particolarmente ostico se non si ha dimestichezza con questa tecnica: vi suggerisco di fare esercizi preliminari più semplici, magari su corda singola, per aumentare progressivamente le difficoltà inserendo i salti di corda, lo studio delle triadi e delle quadriadi, sempre con l’uso del Tapping. Per quello che riguarda lo stile, al solito, sono rimasto su coordinate neoclassiche e, in questa occasione, oltre al già citato Van Halen, un chitarrista che voglio menzionare e che mi entusiasma da sempre nelle sue produzioni e nei suoi virtuosismi è senz’altro Michael Romeo, chitarrista dei Symphony X. Tra tutta la produzione, il disco d’obbligo da ascoltare è sicuramente “The Divine Wings of Tragedy” del 1997.
ENG
Among my favorite techniques on which I have invested many hours on the guitar, there is undoubtedly Tapping. The undisputed idol and precursor of this way of playing is, without a doubt, the great and (unfortunately) late Eddie Van Halen. In the warm-up I’m playing, I wanted to synthesize various approaches that involve Tapping in the 4 + 1 configuration, meaning I consider four fingers of the left hand and one finger of the right hand operative on the fretboard. As for the finger of the right hand, I use the middle finger, because it allows me to continue holding the pick between my thumb and index finger. On this last point, it remains a matter of subjectivity, where some guitarists (including Eddie Van Halen himself) instead mainly use the index finger.More than with other warm-ups, this one I propose today can be particularly challenging if you’re not familiar with this technique: I suggest doing simpler preliminary exercises, perhaps on a single string, to gradually increase the difficulty by incorporating string skipping, the study of triads and seventh chords, always using Tapping.Regarding the style, as usual, I’ve stuck to neoclassical coordinates and, on this occasion, in addition to the aforementioned Van Halen, a guitarist I want to mention who has always excited me in his productions and virtuosic performances is undoubtedly Michael Romeo, guitarist of Symphony X. Among all his work, the must-listen album is definitely “The Divine Wings of Tragedy” from 1997.
WARM UP FROM THE CRYPT #9 – Cross picking
WARM UP FROM THE CRYPT #9 – Cross picking
Tra le tecniche più ostiche sulla chitarra, un ruolo importante lo gioca il “cross-picking”, ovvero la plettrata alternata su corde consecutive. La difficoltà è legata all’alta coordinazione richiesta per le due mani nel gestire cambi di corda continui. In tanti casi, per sopperire alla complessità nel raggiungere velocità, si usano lo sweep-picking o l’hybrid-picking. A mio avviso, tutte le tecniche sono efficaci ed è fondamentale padroneggiarle con disinvoltura per avere a disposizione un vocabolario ampio di fraseggio e di espressione. Il cross-picking ha il grande vantaggio di dare “peso” e “attacco” a tutte le note e, a velocità ragionevoli, è veramente proficuo. Nel warm up in questione, ho voluto porre attenzione sugli arpeggi con un numero progressivamente crescente di corde coinvolte. Maestro indiscusso di questa tecnica o, almeno, il mio preferito, è senza dubbio Steve Morse. L’ascolto, quindi, consigliato di questa settima è “Coast to Coast” della Steve Morse Band del 1992, non il suo primo disco, ma quello che comprai io per primo e che, tuttora, rimane uno dei miei preferiti.
ENG
Among the most challenging techniques on the guitar, an important role is played by “cross-picking,” which involves alternate picking on consecutive strings. The difficulty is linked to the high coordination required for both hands to manage continuous string changes. In many cases, to overcome the complexity of achieving speed, sweep-picking or hybrid-picking techniques are used. In my opinion, all techniques are effective, and it’s essential to master them effortlessly to have a wide vocabulary of phrasing and expression available. Cross-picking has the great advantage of giving “weight” and “attack” to all the notes and, at reasonable speeds, is truly beneficial. In the warm-up in question, I wanted to focus on arpeggios with a progressively increasing number of involved strings. The undisputed master of this technique, or at least my favorite, is undoubtedly Steve Morse. Therefore, the recommended listening for this week is “Coast to Coast” by the Steve Morse Band from 1992, not his first record, but the one I first bought and still remains one of my favorites.